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MEMORIA DI DUE GIOVANI FRATI MARTIRI

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Sulle Ande: fra Michele Tomaszek e fra Zbigniew Strzałkowski
Cari amici in cammino e in ricerca vocazionale , il Signore vi dia pace.
Oggi (7 giugno) in tutta la chiesa, ma in particolare tra i Francescani Minori Conventuali , si celebra la festa liturgica di due nostri giovani frati martiri polacchi, Michele Tomaszek e Zbigniew Strzałkowski. Poco più che trentenni, furono uccisi il 9 agosto del 1991 a Pariacoto (Perù) a causa della loro opera di carità evangelica nei confronti degli indios e dei poveri delle tribù andine. (vedi vari POST precedenti)
  • Il martirio feroce di questi fratelli costituisce sempre una grande testimonianza e un forte richiamo per noi frati ! Certo, non a tutti è richiesto una prova così estrema, ma "dare la vita"per il Signore e per i poveri resta connaturale al nostro essere francescani ed è il segno irrinunciabile della nostra vocazione religiosa.
  • Questa profonda verità interpella anche te caro amico che mi leggi e che forse pensi e ti chiedi se diventare frate!!  Ricorda, infatti, che il "martirio", "il dare la vita", il "consegnare tutto te stesso", "lo spenderti e il donarti interamente" a Gesù e al suo popolo e alla sua gente, sarà la scelta fondamentale! Se hai nel cuore altri pensieri, se ti attira il convento come un luogo di comodo rifugio, lascia perdere, questo non è il tuo posto.
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode. fra Alberto (fra.alberto@davide.it)


Le loro reliquie alla Basilica del Santo
Domenica 5 giugno, è stato donato alla Basilica di Sant'Antonio in Padova, durante la solenne celebrazione in loro memoria alle ore 11.00, un reliquiario contenente un frammento osseo di ciascun martire.
Il reliquiario dei due giovani francescani, beatificati il 5 dicembre 2015, presenta una Croce a forma di Tau, ultima lettera dell'alfabeto ebraico e simbolo di salvezza (Ez. 9, 4), motivo ripreso da San Francesco e dai suoi frati («Benedizione a frate Leone» in Fonti Francescane, n. 262).
La Croce è bordata da una trama di gocce rosse tipico ricamo peruviano che allude al sacrificio dei due sacerdoti.
La Croce poggia sulla roccia, tipica del paesaggio andino, ed è percorsa in basso dal cingolo francescano con i suoi tre nodi, simboli dei voti di obbedienza-povertà-castità.
Il cingolo francescano ascendendo verso l’alto si trasforma in due palme emblemi del martirio. Il tutto, insieme alla base è di ottone dorato per esprimere la gloria. Invece la Croce e in madreperla a richiamare con il suo delicato tono il riposo eterno.
 Purpurei sono invece i due piccoli oculi che come le mani del Cristo risorto presentano le reliquie dei beati: Gioite ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (Mt. 5, 12).
Il reliquiario andrà sarà esposto stabilmente nella cappella delle reliquie della Basilica per la pubblica venerazione dei fedeli.

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