Domenica 26 gennaio 2020
Dal Vangelo di Matteo (4, 18-22)Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Edisse loro:«Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, eli chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
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Chi di noi la mattina, non riaccende lo smartphone (ma forse non l'abbimao mai neppure spento!) per controllare se è stato chiamato? Se ha ricevuto una telefonata o gli è arrivato un messaggio? Tutti (ammettiamolo), attendiamo e ci aspettiamo di essere cercati, desiderati, ricordati. A ciascuno fa piacere interessare a qualcuno, sentire pronunciare il proprio nome, essere riconosciuti, in definitiva essere amati.
Se nessuno ti chiama, è come se non esistessi!
Se nessuno ti chiama, è come se non esistessi!
Non c'è nulla di più bello, invece, che percepirsi desiderati, che poter udire il proprio nome sulle labbra dell'altro.
- Cosa avranno provato Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni, quando Gesù, passando sulla spiaggia, li ha cercati e guardati e chiamati per nome?
- Che forza d'amore hanno percepito in Lui e da Lui, a tal punto da lasciare tutto (affetti, lavoro, esperienze..) per seguire Lui, Gesù?
CHIAMATI .... AMATI