Cari amici in ricerca, il Signore vi dia Pace.
Oggi siamo tutti colpiti dalla tragedia e dalla follia omicida che ha sconvolto Parigi; preghiamo per tutte le vittime e i loro famigliari e perchè il Signore ci doni la Sua Pace.
Pensando all'odio e al male che è divampato in modo così cieco e violento, vi propongo oggi, un breve articoletto di un caro confratello, fra Giancarlo, che ci racconta invece di un'anziana zia suora, Sr. Costantina, che per tutta la sua vita si è spesa per amore, senza clamori... Mi piace proporvi la figura di questa anziana religiosa mite e buona, in un momento tanto triste e apparentemente senza speranza e dove il male pare così arrogante e vincente. Sr Costantina, con il suo umile esempio e la sua semplice storia di vita offerta al Signore, ci ricorda, infatti, che il bene è più forte e che è proprio grazie al donarsi gratuito di tante persone piccole e minime e sconosciute come lei che, ogni giorno, il mondo prova ad essere migliore. Sr Costantina: un vaso di fiori colorati in un giorno buio e triste!
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode. Fra Alberto (fra.alberto@davide.it)
E’ morta la “zia suora”. Abbiamo celebrato le esequie lunedì pomeriggio a Bergamo nella Casa delle Suore di Maria Bambina dove era di comunità dal 2007, a causa della malattia che le divorava le ossa e le forze. Sabato sono stato a salutarla mentre la mettevano dal letto alla bara. Una benedizione e poi il santo Rosario. Al funerale è venuta anche una delle due sorelle che vivono in Belgio, la zia Pina, con le due figlie Rosy e Loriana, e una nipote Tina. L’altra sorella, Edwige, fatica a camminare ed è molto malata. Nell’omelia, oltre ad alcuni ricordi mi sono soffermato su due punti: i 71 anni di vita religiosa e la Verginità. Dal 1944, quando prese i voti, sulla testa le fu messo un velo che ha portato ininterrottamente. Alle donne il velo si mette il giorno delle nozze, ecco la “zia suora” ha vissuto 71 anni come se fossero sempre il primo giorno di nozze. La scorsa domenica il vangelo ci presentava la vedova che nel tempio getta “due spiccioli che fanno un soldo”. La verginità oggi non ha più nessun valore, vale due spiccioli che fanno un soldo per la mentalità comune e la si getta via con troppa facilità. Sr. Costantina con la sua verginità ci fa riflettere sul valore di quella scelta. Per lei, quello che oggi sembra valere “due spiccioli che fanno un soldo” era tutta la sua vita, tutta la sua femminilità, tutta la sua generatività, tutta la sua fecondità, tutta la sua affettività e l’ha preservata per il suo Sposo, come lei chiamava Gesù, in questi 71 anni di primo giorno di nozze. Il suo nome di battesimo era Letizia e ha sempre avuto quella gioia, a volte ingenua, che distribuiva a tutti. Quando ci fu il funerale di mio padre, la zia suora disse a mia mamma: “Beppino è sistemato bene. Non troppo in basso da farti piegar la schiena, non troppo in alto da dover prendere la scala”. Da suora le fu dato il nome di Costanza e così fu nella sua scelta, nel suo carattere fermo, a volte rigido, nella preghiera alla quale fu fedelissima fino all’ultimo respiro, e nel lavoro delle mani che ancora pochi giorni fa rammendavano le calze. Quando la cassa è stata deposta nella fossa, dopo alcuni minuti si è assestata da sola, come se suor Costantina si fosse “accomodata bene” accanto al suo Sposo Gesù.
frate Giancarlo Paris
(da "La Voce del Popolo" - Brescia)