Pace e bene cari amici, in cammino e in ricerca vocazionale.
Stiamo lieti e rallegriamoci: il Signore Gesù è risorto ed è vivo fra noi!
Lui è la nostra gioia e la nostra speranza; non c'è più spazio per la paura e il non senso!
Ecco l'annuncio risuonato in Basilica del Santo (Pd) nella notte, durante la veglia pasquale a cui hanno partecipato anche i tanti giovani presenti da giovedi sera in convento per il Triduo pasquale.
Diciamo e annunciamo e testimoniamo a tutti questa certezza della nostra fede!
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode
Fra Alberto (fra.alberto@davide.it)
Basilica del Santo (Pd) - Omelia di P. Giovanni Voltan (ministro dei frati francescani del Nord Italia)
Qui c’è di più. Ci siamo anche noi, c’entriamo anche noi in questa vittoria. Quando la nostra squadra del cuore vince, noi diciamo “Abbiamo vinto!” anche se in campo non c’eravamo a correre dietro a un pallone e a difendere la ns porta. Però ci siamo talmente identificati fino a soffrire e infine, finalmente, esultare.
Ma qui c’è di più, c’è di più della vittoria del tifoso identificato. Gesù infatti ci ha unito a sé pienamente, ci ha legati alla sua vicenda. La nostra vita è innestata in Lui sin dal nostro battesimo. Lui in me e io in lui. Lui ha preso tutto di noi: nasciamo-cresciamo-moriamo e risorgiamo perché Lui è in noi (l’abbiamo “ripassato” e rivissuto molto bene nella Veglia pasquale). Possiamo anche cadere e farci male ma Lui è presente per riprendere il cammino con noi, per donarci la sua vittoria, ben lieto che sia anche la nsa.
Ecco il segreto, allora: ha vinto la Vita perché ha vinto l’Amore. La vita nel suo duello con la morte, ha vinto in forza dell’amore di Gesù. Dopo la morte in croce di Gesù avviene la risurrezione perché quella morte è stato un immenso, ineguagliabile atto d’amore, nel quale si è condensata una vita, la sua, tutta intessuta di amore. Negli Atti degli Apostoli, il giorno di Pentecoste, Pietro dichiara che il Padre ha risuscitato Gesù, perché non era possibile che la morte lo tenesse in suo potere (At 2,24). Perché la morte non ha potuto trattenere con i suoi tentacoli Gesù? Perché la sua vita è stata una grande storia di amore e donazione di sé sino alla fine (pensiamo al “Padre perdonali!” invocato per i suoi crocifissori). Questo amore è divino perché “Dio è amore” e chi è in lui non muore più.
Ha detto Papa Francesco: “Se è abissale il mistero del male, infinita è la realtà dell’Amore che lo ha attraversato, giungendo fino al sepolcro e agli inferi, assumendo tutto il nostro dolore per redimerlo, portando luce nelle tenebre, vita nella morte, amore nell’odio”. Se ha vinto, eccome!, questo amore di Gesù, questo suo amore è anche nostro: ecco perché facciamo Pasqua con Lui ovvero il “passaggio” dalla morte alla vita, dal buio alla luce, dalla depressione alla speranza. Perché Lui è in noi e noi in Lui. L’amore di Gesù crocifisso e risorto per me, che mi ha amato sino a morire e a risorgere, mi aiuta a vivere d’amore.
Sarà Pasqua così: pregando al posto di imprecare, perdonando invece di rimuginare (rabbia), dialogando anziché chiudendo, incontrando al posto di fuggire, donando invece di trattenere, mettendomi a servizio anziché pretendere, ricominciando sempre al posto di abbattersi. Sarà sempre così: l’eterno e divino “gioco” della Pasqua che si chiama pure sacramento della Riconciliazione (ove Gesù attraverso la Chiesa ci dona il passaggio dalla morte alla vita, dalla desolazione del peccato alla rinascita della grazia); sarà sempre così l’immensa lezione dell’unica e definitiva Pasqua che questa del 2018 ci ricorda; sarà sempre così … Saremo sempre dei ripetenti, ma felicemente ripetenti e ricomincianti. E vedremo il giorno vincere la notte, la luce superare il buio, l’amore -l’amore di Gesù- impossessarsi poco a poco del nostro cuore, delle nostre mani e trasformare il mondo.
Vi auguriamo ancora Buona Pasqua di Risurrezione con il brano "Amazing Grace"eseguito dal gruppo vocale Home Free guidato dal maestro Peter Hollens. Si tratta di un inno cristiano del '700 eseguito solitamente a Natale ma, secondo noi, il testo si adatta bene anche alla festa di Pasqua. Che ne dite?
« Grazia incredibile!
Quanto è dolce il suono, che ha salvato un miserabile come me!
Un tempo ero perso, ma ora mi sono ritrovato.
Ero cieco ma ora vedo.
È stata la Grazia ad insegnare al mio cuore il timore (di Dio)
ed è la Grazia che mi solleva dalla paura;
Quanto preziosa mi è apparsa,
Nell'ora in cui ho iniziato a credere!
Attraverso molti pericoli, insidie e fatiche sono passato;
La Grazia mi ha condotto in salvo fino a qui,
E la Grazia mi condurrà a casa.
Il Signore mi ha promesso il bene, la Sua parola dona certezza alla mia speranza;
Egli sarà la mia difesa e la mia eredità, per tutta la durata della vita.
Già, quando questa carne e questo cuore verranno meno,
E la vita mortale avrà fine, io entrerò in possesso, oltre il velo, di una vita di gioia e pace. »
Stiamo lieti e rallegriamoci: il Signore Gesù è risorto ed è vivo fra noi!
Lui è la nostra gioia e la nostra speranza; non c'è più spazio per la paura e il non senso!
Ecco l'annuncio risuonato in Basilica del Santo (Pd) nella notte, durante la veglia pasquale a cui hanno partecipato anche i tanti giovani presenti da giovedi sera in convento per il Triduo pasquale.
Diciamo e annunciamo e testimoniamo a tutti questa certezza della nostra fede!
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode
Fra Alberto (fra.alberto@davide.it)
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Monselice - Montericco: Croce dall'alto |
Alla fine ha vinto la vita, alla fine Gesù ce l’ha fatta. La risurrezione può apparirci così, come in un film americano, un happy end, un lieto fine ove l’eroe ne ha passate tante, ma alla fine, pur pieno di lividi, vince e può finalmente esplodere il grido della vittoria, come una liberazione. Nella sequenza è stato cantato: “mors e vita duello conflixere mirando”…."morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello". Alla fine ha vinto Gesù, la vita e almeno uno, almeno lui ce l’ha fatta. E la vittoria potrebbe essere solo sua con noi ad applaudire. Ma questi sono i film americani con il vincitore nello schermo e noi nella poltrona davanti con una lacrima calda di commozione e un sospiro di sollievo, dopo tanta suspence, per il finale.
Qui c’è di più. Ci siamo anche noi, c’entriamo anche noi in questa vittoria. Quando la nostra squadra del cuore vince, noi diciamo “Abbiamo vinto!” anche se in campo non c’eravamo a correre dietro a un pallone e a difendere la ns porta. Però ci siamo talmente identificati fino a soffrire e infine, finalmente, esultare.
Ma qui c’è di più, c’è di più della vittoria del tifoso identificato. Gesù infatti ci ha unito a sé pienamente, ci ha legati alla sua vicenda. La nostra vita è innestata in Lui sin dal nostro battesimo. Lui in me e io in lui. Lui ha preso tutto di noi: nasciamo-cresciamo-moriamo e risorgiamo perché Lui è in noi (l’abbiamo “ripassato” e rivissuto molto bene nella Veglia pasquale). Possiamo anche cadere e farci male ma Lui è presente per riprendere il cammino con noi, per donarci la sua vittoria, ben lieto che sia anche la nsa.
Dopo un successo esaltante, per stare alla metafora calcistica, dopo una vittoria inaspettata seguono sempre i commenti, la ‘moviola’, l’analisi (spesso alla tv una vera ‘pizza’) per cogliere quale strategia è stata alla fine vincente. Il modulo scelto (il 4-4-2 piuttosto del 3-5-2?) oppure i cambi, gli accorgimenti azzeccati dall’allenatore (in qs caso il Padre)? La risposta del perché sia maturato un successo simile, senza precedenti, sta in realtà nel criterio guida di tutta quanta la vita di Gesù, nella sua scelta che ha caratterizzato tutta la sua esistenza: l’Amore. Gesù ha saputo sempre tenere uniti l’amore al Padre e l’amore agli uomini, ad ogni uomo e donna concreti. I Vangeli traboccano di qs tenerezza e attenzione concreta a ciascuno, specie verso i poveri, i sofferenti.
Ecco il segreto, allora: ha vinto la Vita perché ha vinto l’Amore. La vita nel suo duello con la morte, ha vinto in forza dell’amore di Gesù. Dopo la morte in croce di Gesù avviene la risurrezione perché quella morte è stato un immenso, ineguagliabile atto d’amore, nel quale si è condensata una vita, la sua, tutta intessuta di amore. Negli Atti degli Apostoli, il giorno di Pentecoste, Pietro dichiara che il Padre ha risuscitato Gesù, perché non era possibile che la morte lo tenesse in suo potere (At 2,24). Perché la morte non ha potuto trattenere con i suoi tentacoli Gesù? Perché la sua vita è stata una grande storia di amore e donazione di sé sino alla fine (pensiamo al “Padre perdonali!” invocato per i suoi crocifissori). Questo amore è divino perché “Dio è amore” e chi è in lui non muore più.
Ha detto Papa Francesco: “Se è abissale il mistero del male, infinita è la realtà dell’Amore che lo ha attraversato, giungendo fino al sepolcro e agli inferi, assumendo tutto il nostro dolore per redimerlo, portando luce nelle tenebre, vita nella morte, amore nell’odio”. Se ha vinto, eccome!, questo amore di Gesù, questo suo amore è anche nostro: ecco perché facciamo Pasqua con Lui ovvero il “passaggio” dalla morte alla vita, dal buio alla luce, dalla depressione alla speranza. Perché Lui è in noi e noi in Lui. L’amore di Gesù crocifisso e risorto per me, che mi ha amato sino a morire e a risorgere, mi aiuta a vivere d’amore.
Sarà Pasqua così: pregando al posto di imprecare, perdonando invece di rimuginare (rabbia), dialogando anziché chiudendo, incontrando al posto di fuggire, donando invece di trattenere, mettendomi a servizio anziché pretendere, ricominciando sempre al posto di abbattersi. Sarà sempre così: l’eterno e divino “gioco” della Pasqua che si chiama pure sacramento della Riconciliazione (ove Gesù attraverso la Chiesa ci dona il passaggio dalla morte alla vita, dalla desolazione del peccato alla rinascita della grazia); sarà sempre così l’immensa lezione dell’unica e definitiva Pasqua che questa del 2018 ci ricorda; sarà sempre così … Saremo sempre dei ripetenti, ma felicemente ripetenti e ricomincianti. E vedremo il giorno vincere la notte, la luce superare il buio, l’amore -l’amore di Gesù- impossessarsi poco a poco del nostro cuore, delle nostre mani e trasformare il mondo.
fra Giovanni Voltan
Vi auguriamo ancora Buona Pasqua di Risurrezione con il brano "Amazing Grace"eseguito dal gruppo vocale Home Free guidato dal maestro Peter Hollens. Si tratta di un inno cristiano del '700 eseguito solitamente a Natale ma, secondo noi, il testo si adatta bene anche alla festa di Pasqua. Che ne dite?
« Grazia incredibile!
Quanto è dolce il suono, che ha salvato un miserabile come me!
Un tempo ero perso, ma ora mi sono ritrovato.
Ero cieco ma ora vedo.
È stata la Grazia ad insegnare al mio cuore il timore (di Dio)
ed è la Grazia che mi solleva dalla paura;
Quanto preziosa mi è apparsa,
Nell'ora in cui ho iniziato a credere!
Attraverso molti pericoli, insidie e fatiche sono passato;
La Grazia mi ha condotto in salvo fino a qui,
E la Grazia mi condurrà a casa.
Il Signore mi ha promesso il bene, la Sua parola dona certezza alla mia speranza;
Egli sarà la mia difesa e la mia eredità, per tutta la durata della vita.
Già, quando questa carne e questo cuore verranno meno,
E la vita mortale avrà fine, io entrerò in possesso, oltre il velo, di una vita di gioia e pace. »
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Giovani al Triduo al Santo 2018 |