Preghiera davanti al Crocifisso |
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O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio.
Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta e umiltà profonda.
Dammi, Signore, senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà. Amen. |
Ecco la
preghiera del giovane Francesco durante il tormentato periodo di ricerca della volontà di Dio per la sua vita, quando inizia a frequentare, appena fuori le mura di Assisi,
una piccola chiesetta diroccata. Dedicata a San Damiano, protettore dei lebbrosi, essa custodiva all'interno un'antica
icona di un Crocifisso ai cui piedi Francesco amava pregare e sostare a lungo. Qui, egli si sente toccare nel cuore e chiamare per nome, personalmente:
è l'incontro con Gesù Cristo, crocifisso eppure risorto e vivente, con gli occhi spalancati, che gli parla e gli affida una missione . Francesco comprende di non poter disattendere questo invito d'amore speciale.. e così la sua vita cambia !
Nella storia di Francesco leggiamo
la dinamica di ogni vocazione. Essa germina perché si è misteriosamente interpellati da Lui, dal Signore; la vocazione è come un piccolo e inquieto
seme gettato nel nostro cuore dall'Alto e a noi affidato. Non è un qualcosa dunque che ci si inventa o si decide da soli; non è la ricerca o la realizzazione del proprio individuale progetto.
Non esiste il selfie vocazionale, come dice papa Francesco! È invece una chiamata che si intuisce e si intravede a volte faticosamente, anche tra molti dubbi e incertezze e lacrime, ma che a poco a poco,
nell'ascolto, nella fede e nella preghiera, può
aprire ad un nuovo orizzonte di vita, spesso inaspettato e non ricercato. Un orizzonte neppure legato ai nostri meriti o demeriti, ma assolutamente gratuito e libero: pura iniziativa di Dio (
se vuoi..seguimi..).
L'invito del Signore ha sempre il
sapore forte ed esigente di uno sguardo innamorato, ma anche sempre si offre con delicatezza e pazienza, nel rispetto più assoluto della nostra libera risposta di figli.
Non è mai facile decidersi a questo passo verso di Lui; lasciare tutto per seguire le sue orme e servire i fratelli con umiltà. Le paure, i dubbi, le seduzioni e le obiezioni che insorgono inevitabilmente tentando di soffocare questa chiamata (
oscurità del cuore, le chiama San Francisco) sono però anche il corollario necessario di ogni buon cammino di discernimento.
Ecco perché San Francesco, pronuncia
questa semplice, ma intensa preghiera: chiede, infatti, luce; chiede maggiore fiducia e abbandono di fronte ai dubbi; chiede più speranza di fronte alla paura e all'insicurezza dell'ignoto; chiede un amore più grande per non accontentarsi di "amori" piccoli o limitati.
Caro amico in ricerca,lasciati toccare dall'esperienza di Francesco! Interrogati con sincerità quali siano le
paure e le ambiguità, forse i
peccati che ti impediscono di ascoltare e seguire la voce del Signore. Dai un nome alle tue
fughe e
ritrosie, ai tuoi
accomodamenti e
resistenze, agli schemi e ai
progetti personali che fatichi a mutare!
Forse temi, fidandoti del Signore e del suo invito, di perdere il controllo della tua vita?
Chiedi anche tu aiuto! Chiedi luce! Chiedi più fiducia, più speranza, più amore...