Cari giovani,
il Signore vi dia pace.
Domenica prossima, 7 maggio 2017, Domenica del Buon Pastore, la Chiesa celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni.
Al riguardo è davvero bello l'invito che Papa Francesco rivolge a tutti nel suo messaggio : “Alzati, va’ e non temere!”. Insieme, comunità cristiane e frati e ragazzi e giovani, siamo dunque chiamati ad alzarci e a metterci in movimento, ad uscire da noi stessi e dalle tante paure per dire il nostro "Sì" al Signore e testimoniare ovunque e a tutti la gioia del vangelo.
E' questo, infatti, un tempo assolutamente bisognoso di nuovi “Sì” e di nuovi slanci e nuove responsabilità; un tempo che necessita di una rinnovata speranza e gioia che solo dei cuori ardenti per il Signore sapranno esprimere e comunicare.
Preghiamo allora per quanti sono in ricerca vocazionale, perché sulle loro labbra e nel cuore risuoni un "Sì" forte e senza riserve: il "Sì"di Maria, il "Sì" di Francesco e Chiara d'Assisi, il "Sì"di chi ama ...
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode.
Fra Alberto (fra.alberto@davide.it)
Ecco come rispondere alla chiamata ( con un pò di leggerezza...e allegria)
Dal Messaggio del Papa per 54ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
Chi si è lasciato attrarre dalla voce di Dio e si è messo alla sequela di Gesù scopre ben presto, dentro di sé, l’insopprimibile desiderio di portare la Buona Notizia ai fratelli, attraverso l’evangelizzazione e il servizio nella carità. Tutti i cristiani sono costituiti missionari del Vangelo! Il discepolo, infatti, non riceve il dono dell’amore di Dio per una consolazione privata; non è chiamato a portare sé stesso né a curare gli interessi di un’azienda; egli è semplicemente toccato e trasformato dalla gioia di sentirsi amato da Dio e non può trattenere questa esperienza solo per sé: «La gioia del Vangelo che riempie la vita della comunità dei discepoli è una gioia missionaria» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 21).
L’impegno missionario, perciò, non è qualcosa che si va ad aggiungere alla vita cristiana, come fosse un ornamento, ma, al contrario, è situato nel cuore della fede stessa: la relazione con il Signore implica l’essere mandati nel mondo come profeti della sua parola e testimoni del suo amore (....)