Cari amici in cammino e in ricerca vocazionale,
il Signore vi dia pace.
Infatti, la riflessione sul tempo e in definitiva sul perchè vivere come sul morire può rivestirsi, talvolta anche per noi, del più oscuro nihilismo, in cui l'uomo è un essere "gettato" nel mondo senza un vero motivo, frutto del caso e di un destino cieco e incomprensibile... brancolante egli stesso nel buio! Al contrario, quando si è nella fede, ecco invece colorarsi di luce e speranza ogni gesto, ogni attimo, ogni evento dell'uomo ..anche il più difficile e doloroso, anche la morte! Il cristiano è colui che si ritiene pensato e amato e voluto e sempre accompagnato da un Dio che è Padre misericordioso!!
Solo per chi ha fede sono dunque comprensibili parole come vocazione, chiamata e risposta, progetto di vita, ma anche sacrificio e dono di sè, sofferenza..., mentre gli stessi termini risultano privi di significato se non ripugnanti per chi è dominato dal "nulla", viene da nulla e nel nulla ritiene di finire i propri giorni . E... la tentazione del nulla, per quanto sia terribile, è sempre in agguato per tutti!!! Solo Gesù, unico nostro Salvatore e Redentore ce ne può liberare!!
La notte di Natale il Signore ha chiamato a sè, dopo una dolorosa e devastante malattia, il vescovo emerito di Bressanone, mons-Karl-Golser. Mi hanno molto colpito alcune sue parole che riscrivo per voi e che bene mi pare riassumano il sgnificato che noi cristiani diamo alla nostra vita e dunque anche al tempo, ad ogni nostro giorno.
«Non siamo in balia di un destino cieco, ma siamo nelle mani di Dio. Quando affidiamo a Dio tutta la nostra vita, allora tutto quello che ci va incontro, anche la malattia e la sofferenza, tutto acquista un significato più profondo. Dio ha un disegno per la nostra vita. Egli nel suo amore chiede il nostro sì libero a questo disegno; questo è il senso della sua chiamata».
Con questa speranza auguro a ciascuno un Buon Nuovo Anno nel Signore e nella sua Volontà.
A Lui sempre la nostra lode. fra Alberto (fra.alberto@davide.it)
La notte di Natale il Signore ha chiamato a sè, dopo una dolorosa e devastante malattia, il vescovo emerito di Bressanone, mons-Karl-Golser. Mi hanno molto colpito alcune sue parole che riscrivo per voi e che bene mi pare riassumano il sgnificato che noi cristiani diamo alla nostra vita e dunque anche al tempo, ad ogni nostro giorno.
«Non siamo in balia di un destino cieco, ma siamo nelle mani di Dio. Quando affidiamo a Dio tutta la nostra vita, allora tutto quello che ci va incontro, anche la malattia e la sofferenza, tutto acquista un significato più profondo. Dio ha un disegno per la nostra vita. Egli nel suo amore chiede il nostro sì libero a questo disegno; questo è il senso della sua chiamata».
Con questa speranza auguro a ciascuno un Buon Nuovo Anno nel Signore e nella sua Volontà.
A Lui sempre la nostra lode. fra Alberto (fra.alberto@davide.it)