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Cile, chiesa dei frati a Curicò - P. Tullio Pastorelli così ha preparato l'altare per il Natale |
E'NATALE OGNI VOLTA CHE PERMETTI
AL SIGNORE DI RINASCERE
PER DONARLO AGLI ALTRI
(S. Madre Teresa di Calcutta)
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Cile - missione francescana- P. Tullio in visita ad un malato |
Curicó, 20 dicembre 2016
Cari amici familiari, gruppi missionari, frati come state? Spero tutti bene!
Siamo ormai vicini al Natale e un Bambino sta per nascere per noi! Pensando a questo grande, meraviglioso e allo stesso tempo umile evento, nella mente e nel cuore nascono sentimenti di pace, serenità, giustizia e libertà. Ritornano alla mente volti, persone, eventi che in quest’anno sono stati importanti per me e per la missione. Come sempre il tempo lascia gioie e fatiche, allegrie e dolori, sogni e speranze non ancora realizzati! Tutto questo passa nel mio cuore e nella mia mente. E che dire, se non solamente grazie, al Signore della vita e della pace?
Qui in missione la vita scorre con il suo ritmo normale e anche qui si vedono molte persone, preoccupate delle luci da mettere fuori della casa, dei regali da comprare, di cosa cucinare la notte di Natale; molti si lasciano distrarre da tante realtà che non sono la parte più importante di queste feste. Certamente ci sono anche famiglie che si preoccupano di prepararsi interiormente e si dedicano alla preghiera, alla solidarietà, alla condivisione: è tutto questo bene che parla del Natale di Gesù!
Cari amici quest’anno non vi racconto delle famiglie povere che aiutiamo, dei bambini che giocano sulla strada e si accontentano di poco, di papà senza lavoro o di mamme che lottano per poter tenere una cena decente la notte di Natale; tutto questo lo conoscete già perché l’ho scritto altre volte e in altri momenti e la realtà non è cambiata in meglio. Quello che desidero condividere con voi è solamente il senso di meraviglia e di stupore (sentimenti tipici dei racconti evangelici del Natale) che porto nel cuore perché il Signore opera cose grandi e meravigliose in mezzo a noi. Quello che dice san Francesco, nella lettera a tutto l’Ordine, parlando dell’Eucaristia lo sento mio e lo trasferisco al mistero dell’incarnazione; sì: Tutta l’umanità trepidi, l’universo intero tremi e il cielo esulti, quando sull’altare, nella mano del sacerdote, si rende presente Cristo, il Figlio del Dio vivo. O ammirabile altezza e degnazione stupenda! O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, così si umili da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane! Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, ed aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati. Nulla, dunque, di voi trattenete per voi, affinché totalmente vi accolga colui che totalmente a voi si offre.
Questo per me è il Natale: celebrare l’Eucaristia e far nacere nuovamente Gesù in mezzo a noi. Quanti lo aspettano? Quanti sperano in Lui? Tutti noi abbiamo bisogno della sua pace, della sua luce e della sua serenità!
Carissimi apriamo le porte del nostro cuore per far spazio a Lui che nasce per noi. Apriamo le braccia per accogliere il fratello che ha bisogno di amore, apriamo la nostra bocca per benedire chi ci sta vicino e per lodare il Dio della nostra salvezza, apriamo i nostri orecchi per ascoltare il grido del povero e del sofferente, apriamo i nostri occhi per vedere le meraviglie del Signore nella nostra vita, apriamo… Mettiamoci in cammino, come i pastori, i magi, per cercare e adorare l’Emmanuele, il Dio-con-noi e offriamogli i nostri poveri doni; può essere solo, come dice un canto natalizio, il suono rauco di un vecchio tamburo, meraviglia e stupore; lo stesso Bambino Gesù ad ascoltarlo ci guarderà e ci sorriderà. Che il sorriso del Bambino Gesù sia nei nostri cuori e nella nostra vita.
BUON NATALE a tutti. Paz y bien Fr. Tullio Pastorelli
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Foto di gruppo dei nostri frati missionari in Cile |