1) Il tempo delle domande
Quante domande nascono nel cuore quando ci si mette in ascolto! Quando ci si chiede, come il giovane Francesco : «Signore, cosa vuoi da me? Cosa vuoi che io faccia? Qual è il tuo disegno su di me?». Se vuoi conoscere il cammino da compiere per diventare frate francescano, ecco le tappe più importanti.
2) I primi passi: mettersi in ascolto
Il «segreto» che dà inizio ad ogni “storia vocazionale” può forse essere brevemente descritto come un "incontro vivo", un trovarsi "faccia a faccia" con il Signore, riconosciuto come buono e affidabile, pieno di attenzione e di benevolenza. È l’esperienza dell’amicizia profonda, vissuta anche da san Francesco, con cui Dio sa attirare ai suoi disegni i suoi figli e ancora rivolgere un invito : «Seguimi».
Il «Gruppo san Damiano»
Il «Gruppo san Damiano»
Quando un giovane intuisce questa chiamata misteriosa del Signore e un fascino del tutto particolare verso la «forma di vita» tracciata da San Francesco, può chiedere di iniziare un cammino di discernimento con il «Gruppo San Damiano» che riunisce altri giovani in ricerca vocazionale: un percorso che dura circa un anno, con incontri mensili (un fine settimana al mese) guidati da alcuni frati. Avrà in tal modo la possibilità di essere accompagnato nella direzione spirituale, di vivere momenti di preghiera e confronto, con spazi di quiete e di silenzio, e tante occasioni di fraternità e servizio. In questo tempo ha anche la possibilità di passare periodi prolungati in alcune nostre comunità e conoscere così più da vicino la vita francescana. Il gruppo vocazionale è dunque il primo passo del cammino formativo per chi desidera essere accolto nell’Ordine; permette di conoscere più da vicino la vita francescana. Con il Gruppo san Damiano, si inizia un lungo cammino a tappe che proseguirà successivamente con il Postulato, il Noviziato, il Postnoviziato per conoscere ancor più da vicino il carisma e la spiritualità del nostro Ordine Francescano, un percorso per discernere e approfondire la chiamata del Signore, un itinerario per andare con San Francesco incontro a Colui che viene e vuole parlare al nostro cuore.
L’entrata «ufficiale» in convento si ha con l’ingresso in Postulato. Accanto ad una comunità di frati vive il gruppo dei postulanti: si tratta di quei giovani che, concluso “il Gruppo San Damiano”, sono stati ammessi a proseguire il cammino francescano, e desiderano condurre una vita il più possibile vicina a quella dei frati stessi. È un periodo di due anni in cui si possono assaporare in maniera significativa e bella, alcuni dei valori fondamentali della vita francescana: l’ascolto del Signore, soprattutto nella preghiera comunitaria e personale; la fraternità e la letizia; il servizio nella dedizione di sé all’altro, la semplicità di vita. Il Postulato a cui noi facciamo riferimento si trova a Brescia, nel Convento San Francesco (per le regioni del nord Italia), mentre per il centro si trova ad Osimo e per il sud a Benevento. Il fine del Postulato è, per il candidato, il discernimento sulla propria vocazione e sulla scelta che sta per fare; per i formatori, una prima valutazione circa la previsione di un inserimento del candidato stesso nella vita francescana.
Il «noviziato»
Si tratta di un anno davvero speciale, vissuto presso la Basilica di San Francesco in Assisi, in cui si privilegiano soprattutto due aspetti. In primo luogo la vita di preghiera: oltre alla Liturgia delle Ore, molto tempo viene trascorso a contatto con la Parola di Dio, nell’adorazione eucaristica, nella meditazione personale. L’altra dimensione che trova in quest’anno una accentuazione notevole riguarda il discernimento personale, ossia l’impegno di un confronto frequente con il frate maestro che accompagna i giovani in questo cammino. Durante il Noviziato, inoltre si affrontano tematiche relative ad aspetti fondamentali della vita consacrata, si approfondiscono la vicenda biografica e spirituale di san Francesco e quella di altre figure importanti del nostro Ordine francescano, come sant’Antonio di Padova, san Massimiliano Kolbe, santa Chiara d’Assisi. Il noviziato ha come meta la "Professione semplice", quando il giovane veste il saio francescano e pronuncia (ora solo per tre anni) i voti di povertà, castità e obbedienza. A questo punto il giovane frate è chiamato a proseguire ulteriormente la sua ricerca e la sua formazione, in vista di una promessa e di un'adesione definitiva alla vita francescana con la "Professione solenne".
Si tratta di un anno davvero speciale, vissuto presso la Basilica di San Francesco in Assisi, in cui si privilegiano soprattutto due aspetti. In primo luogo la vita di preghiera: oltre alla Liturgia delle Ore, molto tempo viene trascorso a contatto con la Parola di Dio, nell’adorazione eucaristica, nella meditazione personale. L’altra dimensione che trova in quest’anno una accentuazione notevole riguarda il discernimento personale, ossia l’impegno di un confronto frequente con il frate maestro che accompagna i giovani in questo cammino. Durante il Noviziato, inoltre si affrontano tematiche relative ad aspetti fondamentali della vita consacrata, si approfondiscono la vicenda biografica e spirituale di san Francesco e quella di altre figure importanti del nostro Ordine francescano, come sant’Antonio di Padova, san Massimiliano Kolbe, santa Chiara d’Assisi. Il noviziato ha come meta la "Professione semplice", quando il giovane veste il saio francescano e pronuncia (ora solo per tre anni) i voti di povertà, castità e obbedienza. A questo punto il giovane frate è chiamato a proseguire ulteriormente la sua ricerca e la sua formazione, in vista di una promessa e di un'adesione definitiva alla vita francescana con la "Professione solenne".
Il «post-noviziato»
Inizia quindi per i giovani frati il periodo formativo e di studio (teologia) più lungo che condurrà prima di tutto alla "PROFESSIONE SOLENNE". Si tratta della promessa di vivere, per tutta la vita, in Povertà e Castità e Obbedienza, per essere interamente del Signore e "per sempre", membri della famiglia francescana. Contemporaneamente, per i giovani anche con tale chiamata, prosegue un discernimento più intenso e serio per poter ricevere gli ORDINI SACRI e quindi diventare SACERDOTI di Cristo. È un tempo di almeno quattro/cinque anni, trascorso in un convento-seminario: per il nord è il Convento Sant'Antonio Dottore, non lontano dalla Basilica di Sant'Antonio. Altre case formative per i giovani frati professi temporanei sono ad Assisi e a Roma. In questo periodo la quotidianità ordinaria, la semplicità della vita, le fatiche umili e discrete divengono il «banco di prova» per verificare se la vita francescana è davvero ciò a cui il Signore chiama.
Quali sono gli ambiti in cui il giovane frate può sperimentarsi? Sono quelli della fedeltà e dell'amore alla preghiera; la fraternità vissuta con gioia e semplicità; la serietà nel proprio accompagnamento spirituale; lo studio della teologia fatto con impegno; il coinvolgimento nei diversi tipi di servizio a carattere pastorale e socio-caritativo o missionario; uno stile di vita semplice e modesto; la letizia come atteggiamento fiducioso di abbandono nelle mani della Provvidenza.
Alcuni criteri per l'idoneità del candidato
Già dall'inizio dell'itinerario vocazionale (gruppo san Damiano), come nelle successive fasi formative indicate, possono manifestarsi tendenze o comportamenti che pongono seri dubbi circa l’idoneità del candidato. In particolare, la "non idoneità" si presenta, quando:
a) E' evidente la propensione per un’altra forma di vita religiosa (per es. monastica o diocesana)
Alcuni criteri per l'idoneità del candidato
Già dall'inizio dell'itinerario vocazionale (gruppo san Damiano), come nelle successive fasi formative indicate, possono manifestarsi tendenze o comportamenti che pongono seri dubbi circa l’idoneità del candidato. In particolare, la "non idoneità" si presenta, quando:
a) E' evidente la propensione per un’altra forma di vita religiosa (per es. monastica o diocesana)
b) E' evidente l'indirizzo verso un'altra vocazione (matrimoniale).
c) E' evidente l'incapacità di normali relazioni sociali e disturbi della personalità
d) E' evidente una incapacità e una negligenza alla vita spirituale.
e) E' evidente l'incapacità di vivere la vita religiosa in castità. Non possono per es. essere ammessi "al seminario e agli ordini sacri", secondo le indicazioni della chiesa, «coloro che non giungono a padroneggiare (contra ire nequeant) eventuali tendenze omosessuali (...); nè coloro che praticano l’omosessualità e presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay».
f) E' evidente l'incapacità a vivere la dimensione della fraternità, in stile di condivisione, povertà, semplicità di vita e docibilità.
4) La Professione solenne e l'Ordinazione sacerdotale
4) La Professione solenne e l'Ordinazione sacerdotale
Eccoci così al termine di questi primi anni di vita francescana! Con la Professione Solenne il giovane frate entra a far parte definitivamente della nostra famiglia dei Frati Minori Conventuali, per continuare, con la grazia del Signore, ad essere gioioso testimone del Vangelo! Per molti frati (che hanno ricevuto anche tale chiamata) il cammino ancora prosegue con un'altra meta importante: l'Ordinazione sacerdotale.
5) L'inserimento nelle Comunità Francescane
5) L'inserimento nelle Comunità Francescane
A questo punto, il giovane frate riceve la prima "obbedienza" ed è inviato in una delle nostre comunità, operanti in molteplici e diversi settori: pastorale, parrocchiale, ma anche caritativo, santuariale, missionario, culturale, sociale.
C'è dunque spazio per tutti; per ogni sensibilità, attitudine, disponibilità, cultura e formazione!
E qui... inizia, con l'aiuto di Dio e dei fratelli, un altro appassionante e impegnativo cammino.
C'è dunque spazio per tutti; per ogni sensibilità, attitudine, disponibilità, cultura e formazione!
E qui... inizia, con l'aiuto di Dio e dei fratelli, un altro appassionante e impegnativo cammino.
CONTATTI
Caro amico in ricerca, mi pare importante una sottolineatura: l'itinerario sopra indicato è specifico della Provincia religiosa del Nord Italia (Emilia Romagna compresa), ma i passi formativi descritti sono comuni ai frati dell'intera area italiana (e oltre...). Se desideri indicazioni per un cammino vocazionale e contatti con frati di altre zone d'Italia, scrivici pure, saremo ben lieti di suggeriti dei confratelli a te vicini che possano darti una mano.
Per indicazioni ulteriori, per una possibilità di ascolto o accoglienza, sotto trovi i nostri recapiti.
- fr. Alberto Tortelli: 380.4199437; fra.alberto.tortelli@gmail.com ; c/o Basilica di Sant'Antonio - Padova
- fr. Francesco Ravaioli: 340.4093031; francesco.ravaioli@gmail.com ; Parma