Cari amici in ricerca, il Signore vi dia pace.
Mi piace ritornare sul Vangelo di domenica scorsa (3 luglio 2016) che ci narrava dell'invio in missione da parte di Gesù dei 72 discepoli (Lc, 10). Per chi si interroga sulla vita consacrata e sulla possibilità di diventare frate, la missione, infatti, è una componente essenziale. Se manca questo anelito non si può parlare di vocazione francescana. Vi propongo al riguardo una bella catechesi dei nostri frati francesi (vedi blog) ispirata al commento di Papa Francesco durante la preghiera dell'Angelus domenicale. Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto (fra.alberto.tortelli@gmail.com)
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- In che cosa consiste la missione?
- Quali devono essere gli atteggiamenti di un missionario?
Due punti che ora riprenderemo insieme , mentre potete trovare qui l'intero discorso del Papa.
In che cosa consiste la missione?

«E’ vicino a voi il Regno di Dio» (v. 9), perché Gesù ha “avvicinato” Dio a noi; Dio si è fatto uno di noi; in Gesù, Dio regna in mezzo a noi, il suo amore misericordioso vince il peccato e la miseria umana»
La missione consiste dunque nel portar agli altri, non una morale o dei contenuti dottrinali, ma « un messaggio di speranza et di consolazione, di pace di carità. »
Quali devono essere gli atteggiamenti del missionario?
Per rispondere a questa domanda, papa Francesco si è rifatto alla prima indicazione di Gesù ai discepoli: « Prima dite : Pace a questa casa ». Come non pensare subito a san Francesco d'Assisi che conferì a questo saluto un'importanza eccezionale, adottandolo per sè e i suoi frati? Nella Regola ecco infatti cosa dice: « Consiglio poi, ammonisco ed esorto i miei frati nel Signore Gesù Cristo che, quando vanno per il mondo, […] che siano miti, pacifici e modesti, mansueti e umili, parlando onestamente à tutti, così come conviene. […] E in qualunque casa entreranno prima dicano: Pace a questa casa. » (Regola Bollata cap. 3)

« Questo significa abbandonare ogni motivo di vanto personale, di carrierismo o fame di potere, e farsi umilmente strumenti della salvezza operata dal sacrificio di Gesù »
Dunque il missionario deve essere libero da ogni attaccamento, pieno di umiltà e pace, pronto a servire gli altri e a lavorare per costruire l'unità in lui stesso e con tutti .
E noi allora? Ancora il papa ha detto :
« Quella del cristiano nel mondo è una missione stupenda, è una missione destinata a tutti, è una missione di servizio, nessuno escluso; essa richiede tanta generosità e soprattutto lo sguardo e il cuore rivolti in alto, per invocare l’aiuto del Signore. »

« E mi domando - sentite la domanda -: quanti di voi giovani che adesso siete presenti oggi nella piazza, sentono la chiamata del Signore a seguirlo? Non abbiate paura! Siate coraggiosi e portare agli altri questa fiaccola dello zelo apostolico che ci è stata data da questi esemplari discepoli»
Questa missione, caro amico lettore è dunque affidata anche a te, quale che sia la tua chiamata e la tua specifica vocazione. E se tu rispondessi: « Eccomi, Signore, manda me! » ???
Forse questa potrebbe sembrarti una missione impossibile ?
Confida in Gesù: donati a Lui. Lui farà il resto !